• Magari non vedremo sfilare alla prossima Milano fashion week tute da lavoro e scarpe antinfortunistiche, ma se vogliamo esporre in maniera efficace e funzionale questo assortimento, dobbiamo fare riferimento alle stesse modalità di presentazione dei negozi di moda. Il comparto dell’abbigliamento da lavoro è in forte crescita e gli assortimenti sono in continua evoluzione per poter rispondere a peculiari esigenze di comfort e sicurezza. I canali distributivi che offrono abbigliamento da lavoro  sono innanzitutto le rivendite specialistiche di ogni settore, ma da un po’ di tempo anche in GDS stanno comparendo intere corsie e reparti dedicati. Per ognuno di questi canali la presentazione visiva deve essere di grande impatto, attirare la clientela obiettivo, aumentare la forza del brand e supportare l’acquisto a libero servizio: vediamo come!
  • CASALINGHI

    3,00
    Da parecchi anni il reparto casalinghi è entrato nel mondo brico grazie all’evolversi degli assortimenti che sanno rispondere ad un target appassionato alla casa a 360°. L’inserimento dei casalinghi in una superficie specialistica offre spunti di acquisto aggiuntivi e complementari alle gamme core business, presidia bisogni comuni ed offre una dinamica commerciale di forte attrazione. Per questo motivo il reparto richiede di un Visual Merchandising adeguato alle particolari caratteristiche dei prodotti ed alle nuove modalità di acquisto: cosi come la Ferramenta tradizionale si è evoluta nelle esposizioni a libero servizio della GDS, anche il Casalingo sta vivendo una sua naturale trasformazione che sta strutturando reparti ed esposizioni sempre più connotati.
  • Nel reparto tecnico bricolage e ferramenta, le merceologie denominate "tecniche" rappresentano il core business dell'offerta. I prodotti che caratterizzano gli assortimenti tecnici presidiano una vasta area di mestieri, svolti soprattutto da professionisti ma anche da hobbisti e provati, ovvero coloro che per piacere o necessità svolgono attività di fai da te (termine derivato dalla locuzione americana do it yourself - DIY). Con l'avvento della distribuzione a libero servizio, anche i prodotti tecnici hanno preso posto sugli scaffali e per essi l’attenzione all'esposizione deve essere molto ben strutturata affinché sia realmente efficace e riesca a raggiungere il maggior numero di consumatori.
  • DISPLAY

    3,00
    Il Display indica la struttura su cui vengono esposti in maniera strategica i prodotti del negozio. L'espositore supporta la vendita visiva a libero servizio e mette in relazione diretta il prodotto con il potenziale cliente. Lo spazio espositivo Display può essere realizzato con diverse tipologie di attrezzatura, ognuna dotata di specifici accessori funzionali alle metodologie di posizionamento del prodotto.
  • La testata di Gondola è lo spazio espositivo situato perpendicolarmente all'estremità di una corsia di vendita. Il touch point si colloca soprattutto sui percorsi principali di un layout e la sua posizione strategica ed avanzata permette una visibilità privilegiata del prodotto.
  • La customer journey, ovvero il viaggio del consumatore, si colloca in uno scenario di approccio orientato alla relazione tra persone e spazio che rappresenta un fattore fortemente competitivo. Il processo di customer journey design migliora le esperienze d’acquisto attraverso una profonda conoscenza del consumatore e una strategia ben pianificata, ottimizzando la fruizione di prodotti e servizi per il cliente e aumentando l’efficienza economica del negozio. Vedremo l’importanza di considerare ogni punto di contatto con il consumatore per raggiungere un’esperienza soddisfacente.
  • La promozione, grazie ad un importante investimento aziendale volto ad aumentare il traffico e il fatturato, ha lo scopo di evidenziare e valorizzare gli articoli che l’azienda pubblicizza attraverso specifici canali di comunicazione, come ad esempio il volantino. Grazie a peculiari tecniche espositive, una comunicazione impattante e una collocazione strategica del promozionale nel punto vendita, si garantisce la massima visibilità alla merce e si comunica un’idea di convenienza finalizzata al raggiungimento dell’obiettivo di vendita dei prodotti promozionali nel periodo prestabilito.
  • L’origine del Visual Merchandising si colloca già nei primi anni del 1800, anche se non esisteva ancora come vera e propria disciplina. È la rivoluzione industriale a segnare il punto di svolta per un cambiamento nel commercio: a Parigi apre il primo negozio, Le Bon Marchè, che scelse di collocare la merce vicino al cliente togliendo il banco di servizio. La disciplina inizia a concretizzarsi nel 1900, quando si intuisce l’importanza dell’esposizione strutturata della merce nel negozio e trova diffusione l’idea del grande magazzino.
  • Nel Visual Merchandising l’ in-Store Communication è il prezioso strumento che permette di agevolare l’orientamento nel punto vendita, la ricerca e la valutazione dell’offerta. Infatti, un’esposizione in grado di far parlare autonomamente i prodotti è realizzata con efficaci segnaletiche grafiche e testuali che permettono di raggiungere questi obiettivi. Partendo dallo studio delle esigenze della clientela obiettivo e dei plus prodotto arrivano a definire le linee guida di una comunicazione finalizzata ad accompagnare il cliente in un’ esplorazione chiara e completa.
  • White paper Store planning: in quanto consumatori, viviamo l'esperienza di esplorazione dello spazio negozio in maniera naturale e istintiva: siamo in grado di muoverci liberamente, di mappare uno spazio commerciale e di orientarci tra i reparti senza accompagnamento. Questo traguardo è stato raggiunto grazie ad anni di attenta analisi e studio del comportamento delle persone, che ha reso possibile plasmare gli strumenti di progettazione del Visual Merchandising, disciplina in grado di convertire il punto vendita da un semplice luogo d'acquisto a spazio di esperienza e permanenza.
  • White paper reparto PET: Teneri, giocherelloni e simpatici, gli animali da compagnia si trovano praticamente in tutte le case degli italiani, dove vengono considerati veri e propri membri della famiglia. La scelta dei prodotti è guidata principalmente da una forte attenzione verso il benessere dell’animale da compagnia, per questo motivo il negozio fisico, il display e gli addetti alla vendita devono riuscire ad accompagnare il cliente tipo, in un’esperienza di acquisto capace di offrire spunti e risposte ai molteplici bisogni legati al mondo dei Pet (Pet: versione inglese di animale domestico). Attraverso alcune semplici indicazioni di Visual Merchandising sarà quindi possibile allestire e/o mettere a punto il proprio reparto, shop in shop o negozio, per renderlo chiaro, fruibile e modellato sugli obiettivi di crescita di fatturato
  • NATALE

    3,00
    Per le persone il Natale ricopre diversi significati legati alla sfera emozionale, e il desiderio principale è quello di circondarsi di elementi che possano ricreare la magia della festività. I prodotti in commercio che soddisfano questo bisogno sono molti, ma a differenza di molte altre categoria di merce, questi devono comunicare soprattutto delle suggestioni.
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